9.00 - Ars, eros e cibus, Sulmona
Siete nel cuore della Valle Peligna, nella città che diedi i natali al poeta Ovidio e che lega il suo nome a innumerevoli specialità gastronomiche, come i confetti, il torrone e l’esclusivo aglio rosso. Fate una passeggiate nel centro storico e visitate piazza XX settembre con la statua di Ovidio, piazza Garibaldi con il suo acquedotto e la fontana del Vecchio, e che ogni anno ospita la Madonna che scappa (a Pasqua) e La Giostra Cavalleresca (a fine luglio).
Poco fuori, la splendida Badia Morronese, anche sede del Parco Nazionale della Majella, che al suo interno ospita il Museo Galleria dell’aglio rosso.
Nelle immediate vicinanze potrete raggiungere il belvedere alle pendici del Morrone, dove sorgono un punto ristoro e un'area picnic. Dal belvedere affacciato sulla valle Peligna, si può scegliere di salire all'eremo di Sant'Onofrio, oppure scendere al sito archeologico del Santuario di Ercole Curino.
11.00 - Andar per Cantine e Frantoi
Siete nella terra d’elezione del Montepulciano d’Abruzzo, quindi è necessario visitare qualche cantina e fare incetta di vino, tra Prezza, Vittorito e Pratola Peligna avrete l’imbarazzo della scelta, ovviamente è sempre bene chiamare e prenotare per verificare la disponibilità e l’apertura. Anche l’olio evo non è da meno, qui la tradizione è quella del blend ottenuto dalle cultivar di Rustica e Gentile dell’Aquila, tuttavia negli ultimi anni alcune realtà stanno sperimentando il monovarietale di Rustica con importanti risultati e riconoscimenti.
13.00 - Pranzo a Pettorano Sul Gizio
Per il pranzo della domenica fate una sosta a Pettorano sul Gizio, paesino che è tornato alla ribalta per i mugnoli.
L’indirizzo da segnare è quello del Torchio, ristorante rustico dove potrete apprezzare un pranzo all’aperto con vista. A tavola si gustano piatti tradizionali e di stagione, con un’attenta e minuziosa selezione della materia prima, rigorosamente locale.
15.00 - Corfinio, l’antica capitale Italica
Non potete lasciare la Valle Peligna senza visitare quella che è stata l’antica capitale Italica ovvero Corfinio. Le sue origini risalgono al IX-X secolo a.C. Qui venne coniata la moneta che per la prima volta recava la dicitura “Italia”. Meritano una visita la cattedrale San Pelino, il Museo archeologico, i resti dell'acquedotto e delle terme di epoca romana.
Scoprite le tipicità e i produttori dell'Alto Sangro e delle Terre dei Peligni sui portali enogastronomici altosangro.gustaias.it e terredeipeligni.gustaias.it
I ristoranti segnalati nell'itinerario sono presenti nelle ultime edizioni delle principali guide enogastronomiche (Gambero Rosso, Slow Food, Michelin).
[Crediti | Foto di Gal Abruzzo Italico e Carmelita Cianci]