di: Carmelita Cianci

RICETTA Pizzelle di Pratola Peligna

Un tempo veniva realizzata a forma di 8 in occasione dei matrimoni

La pizzella di Pratola Peligna, un tempo realizzata a forma di 8 in occasione dei matrimoni, si presenta rettangolare e spessa, per aspetto ricorda un waffle.
Ha una consistenza piena e compatta, non è soffice e gommosa, ma al palato è appena morbida con una certa friabilità all’interno.
Viene aromatizzata con la scorza del limone, e la si apprezza generalmente da sola, senza creme, miele o confettura.
La ricetta che riportiamo di seguito è tratta dal libro “Paese che vai…Cialde che trovi” di Massimo Di Prospero.
Per la preparazione delle pizzelle è necessario il tipico “ferro”, in ghisa pesante; la cottura avviene sul fornello a gas.

INGREDIENTI

- 680 gr di farina di tipo 1
- 5 uova intere
- 1 tuorlo d’uova
- 220 gr di zucchero
- 100 ml di olio evo
- 50 gr di olio di girasole
- 10 gr di lievito per dolci
- scorza di limone a piacimento

PREPARAZIONE

Ferro per le pizzelle
Pizzelle di Pratola

Fase 1
In una ciotola preparate l’impasto iniziando a sbattere con l’aiuto di una frusta le uova, quindi aggiungete in successione lo zucchero, la scorza di limone e poi un po’ alla volta l’olio evo e di girasole. A questo punto unite la farina setacciata e il lievito per dolci. L’impasto dovrà risultare morbido e compatto, se dovesse essere troppo liquido, aggiungete altra farina.

Fase 2
Mettete a scaldare il “ferro” sul fornello a fiamma media, fate quest’operazione per entrambi i lati e quando saranno ben caldi, ungete le piastre con carta imbevuta di olio di semi. Le piastre vanno unte solo in questa fase iniziale, non sarà necessario ripetere l’operazione.

Fase 3
A questo punto aggiungete l’impasto al centro della piastra, chiudete il ferro e lasciate cuocere per almeno un minuto da un lato e poi dall’altro. Secondo la tradizione, la cottura avviene in un lasso di tempo necessario per recitare un “Ave Maria” da un lato, e un “Pater Nostro” dall’altro lato.
Una volta pronta, la pizzella dovrà risultare ben dorata; a questo punto staccatela dalla piastra e continuate la cottura delle successive finché non avrete esaurito l’impasto.

 

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]