L’ulivo disegna da secoli il paesaggio abruzzese, ne è testimonianza ed espressione la provincia di Chieti, un territorio con un’esposizione ideale, incastrato tra l’Adriatico e la Maiella, contraddistinto da una biodiversità unica. Quasi tre milioni di olivi, è la provincia più olivetata, dai quali si ottengono extravergini di grande pregio: i blend, i Monovarietali e la DOP Colline Teatine.
Tra le cultivar autoctone spiccano la Gentile di Chieti, l’Intosso, la Crognalegno, la Cucco, l’Olivastro e il Nebbio, mentre tra le alloctone primeggiano Leccino, Frantoio e Moraiolo.
Negli ultimi dieci anni l’olivicoltura ha mostrato un progressivo e costante processo di miglioramento della qualità grazie a un controllo sempre più attento ai processi produttivi e alla valorizzazione delle varietà autoctone locali.
Il processo di estrazione è fondamentale, in quanto esalta le differenti caratteristiche organolettiche, soprattutto nei Monovarietali: nel momento della degustazione vengono percepiti aromi e sapori che identificano cultivar e area di provenienza.
Con il supporto del GAL Maiella Verde si è data vita alla Comunità degli Oli Monovarietali della Provincia di Chieti. Il progetto, volto a valorizzare gli oli extravergini ottenuti con le cultivar autoctone del territorio, coinvolge diverse realtà artigiane che si sono date un “disciplinare” di produzione e hanno intrapreso una serie di iniziative volte a far conoscere i Monovarietali della provincia di Chieti agli addetti ai lavori e agli appassionati.
Ma quali caratteristiche hanno i monovarietali della provincia di Chieti?
Abbiamo stilato una lista delle principali cultivar autoctone dalle quali si ottengono oli evo monovarietali che riescono a raccontarci tutta l’essenza di questo territorio.