di: Carmelita Cianci

Cipolla bianca di Fara Filiorum Petri

Ha forma piatta, colore bianco, sapore dolce e aromatico.

Conosciuta anche con l’appellativo di “piattona”, la cipolla di Fara ha forma piatta, colore bianco, sapore dolce e aromatico.
Nei secoli, è diventata il prodotto identitario di Fara Filiorum Petri, borgo alle porte del Parco Nazionale della Majella, oltre che una risorsa importante per la sua economia.
La cipolla di Fara Filiorum Petri è un Presidio Slow Food.

CIPOLLA DI FARA FILIORUM PETRI

Cipolla di Fara Filiorum Petri

Si narra che già nel 1300, i monaci del vicino convento di Sant’Eufemia coltivavano nei loro orti una cipolla particolare, per forma e sapore. Nel tempo, questa varietà si è adattata perfettamente ai terreni argillosi del posto, tanto che i contadini di Fara erano indicati con l’appellativo di “cipollari”. 

La forma schiacciata deriverebbe dall’elevata quantità di acqua di cui necessita, e la violenza del getto avrebbe causato l’appiattimento dell’ortaggio che, di conseguenza, si sarebbe poi sviluppato in larghezza.
Con il tempo i semi della cipolla di Fara sono andati persi e soltanto negli ultimi anni i contadini locali sono riusciti a recuperare il seme originario dall’ultimo coltivatore rimasto.

La cipolla di Fara si raccoglie nel periodo estivo, ed è disponibile per il consumo dalla fine di luglio.

La cipolla viene celebrata con un evento dedicato ogni anno, il primo fine settimana di agosto.

AREA DI PRODUZIONE

Territorio di Fara Filiorum Petri in provincia di Chieti.       

IN CUCINA/ABBINAMENTI

La cipolla viene consumata cruda, nell’insalata, oppure cotta per accompagnare piatti a base di fegatini, o arrostita sulla brace. Inoltre è l’ingrediente principale della cipollata, piatto a base di cipolle cotte per lungo tempo in un tegame di coccio.
La cipolla di Fara è anche conservata sottolio.

 

 

[Crediti | Foto di Associazione Produttori della Cipolla Bianca Piatta di Fara Filiorum Petri - Video di Scuola del Gusto Abruzzo]