L’azienda agricola prende forma nei mesi del lockdown su iniziativa di Anna Paola Fasoli e suo marito Raffaele, supportati dalla loro amica Maria Elena e dal consigliere comunale Augusto De Panfilis.
Attraverso una famiglia di Pettorano sul Gizio recuperano il seme della ricercata rapestre, quindi prendono un fazzoletto di terra in affitto e avviano l’azienda agricola.

Il “mestiere” l’apprendono dagli anziani locali: la semina viene fatta a spaglio, subito dopo ferragosto, e tra ottobre e marzo si raccoglie. È nel periodo invernale che i mugnoli esprimono al meglio le loro qualità organolettiche: il freddo è un valido alleato per la tenerezza e la dolcezza.

L’ortaggio viene commercializzato sia fresco che trasformato. Per la trasformazione, che al momento avviene in un laboratorio esterno, le proposte vanno dalla versione sottolio alle creme declinate in tre diversi condimenti (tradizionale, senza acciughe, e con aggiunta di peperoncino)  ispirati a un classico della cucina locale, “mugnoli e cazzarielli”, piatto tipico di Pettorano preparato con gnocchetti, i cazzarielli, e conditi con mugnoli sbollentati e ripassati in padella con le alici. Accanto alle creme e ai sottolio anche la versione surgelata.

Tra i canali di vendita, ristoranti, botteghe di specialità e il circuito di Campagna Amica con Coldiretti.

L’azienda agricola Fasoli attraverso la sua attività sta cercando di sensibilizzare chi vive a Pettorano al ripristino e alla commercializzazione di questa antica coltura locale che lo scorso anno ha ottenuto il marchio De.Co. (denominazione comunale d’origine).

Azienda Agricola Fasoli
Piazza Umberto I, 3, Pettorano sul Gizio (AQ).

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci, Azienda Agricola Fasoli]