La nevola, da non confondere con la neola (la pizzella o ferratella) è una preparazione tipica di Ortona: una cialda arrotolata a forma di cono realizzata con il mosto cotto (ottenuto dalla locale uva Pergolone) e farcita con confettura d’uva o crema pasticcera. Viene preparata con l’ausilio dei “ferri a pressa”, due placche unite con una cerniera e un tempo forgiate con l’incisione dello stemma del casato o le iniziali del proprietario.
INGREDIENTI
- 1 litro di mosto cotto
- 450 ml di olio evo
- 1,5 kg di farina (50% grano senatore cappelli, 50% grano di solina)
- anice q.b per aromatizzare
- cannella q.b. per aromatizzare
- la scorza di una arancia o un cetrangolo
PREPARAZIONE
Fase 1
In un pentolino unite il mosto cotto con l’olio extravergine d’oliva e portate tutto ad ebollizione. A questo punto su una spianatoia versate la farina a fontana, quindi unite il composto di olio evo e mosto cotto.
Fase 2
Aggiungete la scorza d’arancia, l’anice e la cannella e lavorate aiutandovi inizialmente con una forchetta. Amalgamate per bene con le mani tutti gli ingredienti, se necessario aggiungete altra farina, fino ad ottenere un impasto omogeneo che lascerete riposare per qualche minuto.
Fase 3
Prelevate della pasta e formate delle palline omogenee di circa 2-3 cm di diametro. Disponetele al centro del ferro (già riscaldato) chiudete e fate cuocere per circa trenta secondi da un lato, e poi dall’altro.
Fase 4
Prima di aprire il ferro, pressate leggermente, la nevola andrà a gonfiarsi, quindi rimuovetela e comprimetela così da far uscire l’aria. A questo punto apritela in due e arrotolate la cialda così da ottenere un cono.
La nevola è pronta!
Potrete apprezzarla vuota, accompagnata da un bicchiere di vino cotto, o farcita con crema pasticcera o confettura d’uva.
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]