Le 270 capre di razza maltese, invece, sono arrivate in azienda nella primavera del 2021. Racconta Pietro - Quando sono arrivate, io e Italia siamo rimasti a dormire qui, in macchina, lo abbiamo fatto per 22 notti, non ce la sentivamo di lasciare le capre sole in un posto nuovo - .
Le capre escono al pascolo tutti i giorni, persino a Natale se il tempo lo permette. Hanno una routine fondamentale per il loro benessere.
La giornata comincia alle 6 con la prima mungitura, quindi si porta il latte al caseificio, che attualmente è a Barrea, e poi si esce al pascolo, solitamente intorno alle 9.30. Se è estate si rientra per le 18, se è inverno prima, e si conclude la giornata con un’altra mungitura.
- Per fare un buon pascolo devo uscire con 250 animali e rientrare alla sera con lo stesso numero, sperando che tutti abbiano mangiato, altrimenti non mungo - . Continua - Finora in due anni di pascolo non ho mai perso nemmeno un capo, alla sera quando rientro riconto tutti gli animali e li separo in 4 gruppi, in 4 diversi box. Se non vanno al loro posto, belano - .
L’organizzazione della stalla è fondamentale anche per gestire i gruppi di monta - in questo periodo stiamo facendo ingravidare le capre che partoriranno ad ottobre, mentre quelle che stiamo mungendo ora, saranno ingravidate a settembre per poi partorire a febbraio. Attraverso i gruppi di monta riusciamo ad avere il latte tutto l’anno, quindi un prodotto sempre fresco - .
Quando l’aria inizia a rinfrescare si pascola più vicino all’azienda - a ottobre comincia a piovere, i lupi sono affamati, e si corrono maggiori pericoli, inoltre in quel periodo abbiamo le capre gravide, quindi non conviene farle camminare tanto e stressarle - .
Il tempo incide molto sul pascolo, le abbondanti piogge di quest’anno, in particolare quelle di maggio, hanno causato qualche problema - pascolando tutti i giorni sotto la pioggia può capitare che una capra si infortuni. In questi casi le curiamo con l’omeopatia, non utilizziamo gli antibiotici. Ce n’è una che ha preso un’infezione alla zampa, la sto medicando con verderame e aceto, e per mantenere la ferita pulita utilizzo un sapone neutro - .
Nella gestione del gregge, sono fondamentali i cani “toccatori” ovvero da conduzione, i lupetti abruzzesi, poi per la guardia c’è l’immancabile pastore abruzzese.
Sono 14 i cani che accompagnano quotidianamente Pietro su al pascolo. Due sono sempre piazzati davanti al gregge, appena avvertono un pericolo abbaiano, e le capre subito si stringono e compattano il gruppo. Solitamente il pericolo viene avvertito se da quelle parti è appena passato un lupo, un orso, se c’è un cinghiale o semplicemente un escursionista nei paraggi. - Con 14 cani mi sento protetto e al sicuro, pascolo tutti i giorni in questi luoghi, ormai conosco ogni singola pietra che incontro - .
Nel gregge alcune capre sono dotate di campane, 12 per l’esattezza, ognuna ha un suono differente che Pietro riesce a distinguere. Spiega - la capra davanti a tutte, la leader, ha al collo una determinata campana, al suono riesco a capire dove si trova, se non la sento significa che insieme a lei mancano almeno altre 40 capre. Ormai le conosco bene tutte, ognuna di loro ha un nome. Anche i cani hanno il loro carattere, ci sono cani forti che danno tranquillità al gregge, c’è quello fifone o pigro, quelli che invece si adoperano di più e verificano sempre che nessun animale manchi all’appello. Se mi manca un cane caratterialmente “forte” le capre se ne accorgono e non mi ascoltano, soprattutto se è assente un maschio, se ne approfittano - .
Per la gestione degli animali stanno valutando anche di usare gps e droni - la capra quando pascola deve stare “larga”, ha bisogno di spazio, e in previsione di un gregge più grande, la tecnologia può tornarci utile - .
Al pascolo le capre si nutrono prevalentemente di erbe e foglie, sono selettive nelle loro scelte nutrizionali, ma svolgono al tempo stesso un lavoro incredibile per la prevenzione degli incendi, soprattutto in questi territori delle aree interne, in costante stato di abbandono. Il pascolo è fondamentale per il benessere del territorio.