di: Carmelita Cianci

Vitellone Bianco IGP

Romagnola, Chianina e Marchigiana.

La denominazione Vitellone bianco IGP fa riferimento alle tre razze bovine allevate nell’Italia Centrale: la Romagnola, la Chianina e la Marchigiana. Quest’ultima inizia la sua storia nell’800, quando gli allevatori marchigiani iniziarono a incrociare le locali vacche podoliche con i tori di Chianina, così da ottenere una razza con maggiore attitudine al lavoro e alla produzione di carne. Successivamente, nel corso del ‘900, per abbassare la statura dell’animale e metterlo al “giogo” per le attività nei campi di grano, viene incrociato con la Romagnola.
Il risultato è l’attuale Marchigiana, un animale dal mantello chiaro, che offre una carne dalla inconfondibili caratteristiche organolettiche, sapida, leggermente rosata e a grana fine.

VITELLONE BIANCO IGP

Vitellone Bianco

Nel 1998 Chianina, Marchigiana e Romagnola hanno visto riconosciute le loro qualità con l’iscrizione nel registro UE delle IGP con la denominazione di Vitellone Bianco dell’Appennino centrale IGP.

Il Vitellone bianco, ha fisicità possente, grande capacità di adattamento e ottima qualità della carne. È allevato con foraggi e mangimi freschi o conservati, provenienti da coltivazioni erbacee proprie dell’area: l’alimentazione viene somministrata solo dopo i sei mesi di vita, nel periodo successivo allo svezzamento, in quanto i bovini, come previsto dal Disciplinare di Produzione IGP, fino ad allora sono allattati dalle madri.

La macellazione avviene tra i 12 e i 24 mesi, nei centri autorizzati situati all’interno della zona di produzione, sotto l’attento controllo degli ispettori che ne assicurano la qualità. La carne del vitellone bianco IGP è una carne dalle caratteristiche organolettiche uniche: ha colore rosso vivo, grana fine, consistente, con piccole infiltrazioni di grasso che solcano la massa muscolare. È tenera, succulenta e salutare.

Sono da privilegiare i tagli leggermente grassi, in quanto più saporiti e morbidi, tendono a sfibrarsi meno in fase di cottura. Il sapore della carne è dato soprattutto dal grasso che deve essere bianco e compatto, così da garantire la tenerezza del prodotto. Quest’ultima dipende dall’età dell’animale macellato: più giovane è l’animale, più tenera è la carne.

AREA DI PRODUZIONE

Territorio delle province collocate lungo la dorsale appenninica del Centro Italia. In Abruzzo nei territori delle province di Teramo, Pescara, Chieti e L’Aquila.

IN CUCINA/ABBINAMENTI

La carne di Vitellone Bianco può essere impiegata per tutti gli usi, nella preparazione di bistecche, arrosti, stufati, brasati, bolliti, fino agli hamburger gourmet.

 

 

 

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci - Foto cover del Consorzio di Tutela Vitellone Bianco Appennino Centrale]