CONOSCIAMO LA CANTINA
All'interno della vasca rivestita di vetro di Murano
L’azienda vede oggi al timone le sorelle Alice, agronoma, e Roberta, responsabile commerciale.
60 gli ettari vitati e dislocati in diversi “territori” ad un’altitudine che va dai 250 ai 360 metri, una parcellizzazione che contraddistingue la stessa cantina "diffusa" in più angoli e luoghi di Vittorito.
I vitigni di riferimento sono gli autoctoni locali, a cominciare dal Montepulciano e poi a seguire la Malvasia, il Trebbiano Abruzzese, la Passerina o camplese e il Pecorino.
La forma di allevamento, che un tempo era prettamente ad alberello, oggi è quasi esclusivamente a filare.
In vigna si seguono i dettami della lotta integrata mentre in cantina si lavora con i lieviti selezionati e nell’affinamento si prediligono l’acciaio, la barrique e il tonneau. Le bottiglie complessive prodotte sono 300.000.
La cantina da Pietrantonj non è soltanto luogo eletto alla vinificazione ma anche museo, unico nel suo genere, con le imponenti e secolari botti di legno costruite dai mastri bottai di Vittorito: la botte più grande vanta 365 ettolitri di capacità. Suggestive anche le storiche e maestose cisterne rivestite internamente di piastrelle di vetro di Murano e collocate 14 metri sottoterra.
Visite in cantina e degustazioni su prenotazione.
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]