di: Carmelita Cianci

RICETTA Pasta alla trappitara

Un piatto legato al periodo della raccolta delle olive

Un piatto legato al periodo della raccolta delle olive. La “trappitara”, da Trappeto, veniva preparata direttamente in frantoio con l’olio extravergine d’oliva nuovo e offerta ai contadini nell’attesa del turno di molitura.

Le versioni presenti sul territorio sono tante e cambiano per l’aggiunta o meno di ingredienti come le alici o per l’utilizzo del peperone dolce di Altino essiccato che viene fritto, e aggiunto in pezzi (croccanti) o macinato. Un’alternativa è quella che vede il peperone dolce secco cotto a lungo, insieme all’aglio nell’olio nuovo, e con l’aggiunta di acqua bollente: il risultato finale è un piatto leggermente brodoso con il peperone che si va a sfaldare e l'aglio che diventa cremoso.

La ricetta che vi proponiamo è proprio quest’ultima, versione ormai assai rara che un tempo era diffusa soprattutto nell’area frentana, un piatto che differisce da quello che sul territorio chiamano “aj fritt e piparuli”, preparazione realizzata friggendo i peperoni che vengono poi frantumati nel mortaio.

INGREDIENTI

- 400 g. di spaghetti o linguine
- 300 g. di olio extravergine d’oliva nuovo
- 5 spicchi di aglio di Sulmona
- 8 peperoni essiccati dolci di Altino
- sale q.b.
- 50 cl di acqua bollente
 

PREPARAZIONE

Linguine alla Trappitara

Fase 1
Versate 150 grammi di olio extravergine d'oliva nuovo in una padella, aggiungete l’aglio intero "svestito", quindi fate soffriggere per qualche minuto e appena risulterà leggermente dorato aggiungete il restante olio evo e l'acqua bollente.

Fase 2
Unite i peperoni secchi (interi o tagliati a pezzi) e fate sobbollire il tutto per almeno venti minuti.

Fase 3
Portate l’acqua salata ad ebollizione, aggiungete la pasta e lasciate cuocere. Scolate al dente e unite al condimento, amalgamate per bene, impiattate e servite. Se vi piace, aggiungete del prezzemolo tritato finemente.

 

 

[Crediti | Foto di www.sangroaventinoturismo.it]