di: Laura La Spada

RICETTA Le virtù teramane

Una delle più note ricette della gastronomia abruzzese.

Le virtù sono una delle più note ricette della gastronomia abruzzese, per la precisione teramana. La sua storia si perde nel tempo e per questo motivo, come per tanti altri piatti tradizionali, è difficile - se non impossibile - codificarne una versione originale. 

Quella che vi forniamo potrebbe definirsi una ricetta arcaica, sicuramente ancora seguita nell'Ottocento e pubblicata nel volume Nel regno dei legumi di Francesco Galiffa. Dice l’autore:

Questa ricetta mi è stata dettata da una signora, discendente da una famiglia teramana da secoli. Tra gli ingredienti non sono contemplate le paste secche, che anticamente non esistevano e, quando cominciarono a circolare nei negozi, non erano alla portata di tutte le famiglie per il prezzo elevato; erano considerate un genere di lusso!

 

INGREDIENTI

Per 30 persone

- 1,3 kg di legumi secchi: 250 g di fagioli tondini, 250 g di fagioli cannellini, 250 g di fagioli borlotti, 250 g di ceci, 100 g di lenticchie, 100 g di fave, 100 g di cicerchie
- 600 g di legumi freschi: 300 g di piselli sgranati, 300 g di fave sgranate
- Verdure e odori di stagione: 
300 g di fagiolini, 3-4 zucchine, 5-6 patate, 3-4 carote, 4 cuori di carciofi, 1 finocchio, 1 porro, 1 costa di sedano, 1 mazzetto di prezzemolo, 3-4 rametti di basilico, 7-8 rametti di maggiorana, 7-8 foglie di salvia, 7-8 foglie di mentuccia, 7-8 rametti di origano fresco, 2-3 piante di borraggine, 3 piantine di aneto, 1-2 foglie d'alloro, una manciata di erba pipirella (una sorta di timo), mezzo mazzetto di misericordia, aneto q.b., aglio e cipolla freschi, una manciata di rape, indivia, spinaci, cicoria, bietola, 2-3 rametti di cavolfiore
- 100 g di prosciutto crudo, un pezzo di cotenna di maiale, una coda di maiale, 3 piedini di maiale, un orecchio di maiale, 250 g di carni miste per il brodo
- Paste all'uovo di grano duro fatto in casa colorate con spinaci e con pomodoro e confezionate come maccheroni alla chitarra, pappardelle, “patellette”, “recchiette di prete”, tagliatelle, conchiglie, ecc.
- Pecorino finissimo stagionato (in mancanza parmigiano)
- Mezza bottiglia di pomodoro fresco
- Olio evo, sale, pepe e chiodi di garofano q.b.
 

PREPARAZIONE

Le virtù teramane

FASE 1
Mettete a bagno per 12 ore i legumi secchi e poi cuoceteli, lasciandoli  in pentole separate, in abbondante acqua, lasciandoli un po' al dente. Quindi conditeli con sale, pepe, maggiorana, mentuccia, menta, aneto.

FASE 2
In un altro recipiente fate bollire brevemente cotiche, piedini e orecchie di maiale. Quindi cambiate l’acqua e lessateli insieme ai pezzi di prosciutto crudo. Non appena saranno cotti, disossateli, tagliateli a pezzetti e mescolateli ai legumi e all'acqua dei legumi stessi.

FASE 3
A parte, lessate a mezza cottura, rape, indivia, spinaci, cicoria, bietola e cavolfiore. 

FASE 4
In un altro recipiente, fate appassire la cipolla e l'aglio freschi in una sufficiente quantità di olio evo. Quindi aggiungetevi le verdure di stagione crude a tocchetti, gli odori, il pepe e il garofano. Cuocete tutto a fuoco lento avendo cura di aggiungere qualche mestolo di brodo bollente nel caso in cui il preparato dovesse ritirarsi troppo. 

FASE 5
A metà cottura unite i legumi e i pezzetti di maiale. Prima di completare la cottura unite le altre verdure già parzialmente lessate (rape, indivia, spinaci, cicoria, bietola, cavolfiore) e aggiustate di sale.

FASE 6
A parte, in abbondante acqua e secondo i rispettivi tempi di cottura, cuocete bene al dente tutte le varietà di pasta fatta in casa, spezzata. 

FASE 7
Unite la pasta alle verdure, ai legumi e alla carne facendo bollire il tutto per qualche minuto.
A piacere, ognuno può aggiungere olio evo a crudo, peperoncino fresco e una spolverata di pecorino stagionato.

Con queste dosi otterrete una considerevole quantità di minestra. Vi invitiamo allora a richiamare un'antica e bella usanza teramana: offritene un piatto ai vicini di casa o ai semplici conoscenti, come attestato di amicizia.