I calcionetti sono i dolci abruzzesi per eccellenza del periodo natalizio. Si presentano con una forma simile ai ravioli: fragranti fagottini fritti ripieni con una farcitura che cambia da zona a zona.
Tra le varianti più popolari spiccano quelle con il ripieno di “scrucchiata” (la confettura d’uva), di mandorle e miele, di ceci e cacao e, in particolare nel teramano, con le castagne, il miele, il cedro candito, il cioccolato fondente e le mandorle.
Di seguito riportiamo la ricetta dei calcionetti ripieni con ceci, mosto cotto e cacao.
INGREDIENTI
Per la sfoglia
- 500 g di farina 00
- 3 uova intere
- 80 g di zucchero
- 80 g di olio evo
- 80 g di vino Trebbiano d’Abruzzo
- scorza di limone grattugiata q.b.
Per il ripieno
- 150 g di cacao amaro
- 150 g di mosto cotto
- 100 g di mandorle tostate e tritate finemente
- 500 g di ceci lessati e passati
- 200 g di miele millefiori
- cannella q.b.
- scorza d’arancia grattugiata q.b.
PREPARAZIONE
Fase 1
Bollite e passate i ceci, quindi disponete il composto ottenuto in una ciotola. Aggiungete le mandorle tostate e tritate finemente, il cacao amaro, il miele, il mosto cotto, la scorza d’arancia grattugiata e la cannella. Mescolate il ripieno e lasciatelo riposare per circa 12 ore.
Fase 2
Su una spianatoia versate a fontana la farina e aggiungete lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, le uova, l’olio evo e il vino. Lavorate a dovere l’impasto, e una volta pronto lasciatelo riposare per almeno 30 minuti.
Fase 3
A questo punto, con l’ausilio di una macchinetta, tirate più volte la sfoglia così da ottenere delle strisce larghe circa 8/10 cm e lunghe 15/20, sulle quali andrete ad adagiare il ripieno. Chiudete la sfoglia e fate una leggera pressione intorno al ripieno così da fare uscire l’aria all’interno. Con l’aiuto di una rotella tagliate a mo’ di raviolo.
Fase 4
Friggete i calgionetti in olio evo bollente, appena risulteranno dorati, scolateli e lasciateli “asciugare” sulla carta assorbente. Spolverate con lo zucchero semolato, o quello a velo, e servite.
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci, Trigno Sinello Turismo]