Il 28 maggio 2024, all'Imago Museum di Pescara, tantissime persone in fila aspettavano il proprio turno per entrare nella sala per la presentazione del libro di Paride Vitale "D'amore e d'Abruzzo. Guida sentimentale alla Regione più bella del mondo" (Cairo Editore)
Noi di Sapori d'Abruzzo non potevamo non possederne una copia, anche perché, nel titolo, ritroviamo quella vision editoriale che ci ha guidati in questi mesi di lavoro, sospesi tra ragione e sentimento nel raccontarvi il patrimonio enogastronomico dell'Abruzzo. Quell’isola schiacciata tra un mare esemplare e due montagne che non è possibile ignorare scriveva Flaiano. E non è un caso che, dopo l'introduzione di Vitale, è proprio una citazione dello scrittore pescarese a rivelare la traccia da seguire prima della grande lettura: il sangue. Quello che pulsa dal cuore quando ci innamoriamo o quando ci apprestiamo a preparare le valigie per ritornare nei luoghi dove siamo stati felici.
Paride Vitale, con ironia e la leggerezza cara a Calvino, restituisce un ritratto personale dell'Abruzzo ma che disvela tratti somatici che non si riescono più a percepire, oggetti di narrazione più easy che deep. Per dirla come la scrive lui, l'Abruzzo non è solo terra di pecore e arrosticini, c'è troppo di più che deve essere vissuto e lui ci accompagna in questo viaggio al pari del cantore della comunicazione quale è. Partendo da casa sua: dal Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise di cui fa parte Pescasseroli, capitale del Parco e paese natale. La guida continua nel Gran Sasso aquilano e nei suoi borghi, poi dalla Majella alla Costa dei Trabocchi consigliando dove andare, dove sciare, dove mangiare e dove dormire. Dove assaporare l'umanità che tracima dai vini abruzzesi e dalle cantine scrigno, dai racconti delle grandi famiglie, come quella dei Valentini e degli Amorotti a Loreto Aprutino-la borgogna d'Abruzzo-, dalle visite a Cirelli, Marramiero, Pepe, icone della viticoltura sapiente e sfide per l'enologia, fino a nutrirsi della creatività ai fornelli di Niko Romito e Davide Nanni. Dalle montagne al mare. In lungo ed in largo, dall'alto in basso, Vitale ce la mette proprio tutta a rappresentare il suo Abruzzo, forse con un eccesso delle parole amore ed innamoramento ma questo era chiaro fin dall'inizio, effetto catartico voluto, è lì che voleva condurci l'autore, nel suo dove è lui anche quando è a Milano o a New York. A varcare i confini regionali per non smettere più di tornare.