di: Sabrina De Luca

Castagna Roscetta

Nella Valle Roveto (AQ) la regina dei boschi

La castagna "roscetta"della Valle Roveto è uno dei principali prodotti agroalimentari del territorio della Marsica ed è enucleata tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). 

Fonti documentali attestano la presenza del castagno, nella vallata, già dal 1600. Lo storico Muzio Febonio racconta come le donne rovetane portassero le castagne al mercato usando proprio i "canistri", cesti di vimini la cui produzione era attività peculiare degli abitanti di Canistro. E persino Alexandre Dumas rimase colpito dal paesaggio di castagni della Valle Roveto che fu una sosta del viaggio che, nel 1863, lo scrittore affrontò da Napoli a Roma. E così scrive ".... Dopo circa una lega ci si addentra nei magnifici boschi della Val Roveto, dove ho potuto osservare alberi secolari dal tronco così imponente che otto uomini, a malapena, riuscirebbero a circondarlo»

 

 

 

LA CASTAGNA ROSCETTA

Già il suo nome evoca un frutto dalle caratteristiche dolci ed estremamente gustose per il palato ma è il colore rosso tendente al bruno a determinarne la nomenclatura. La forma è ovoidale o globosa e di dimensioni medio-grandi.  A tanta bellezza esteriore corrisponde ricchezza di sostanze nutrienti: composta per circa il 60% da amidi e da carboidrati, possiede percentuali alte di magnesio, proteine, sali minerali e vitamine A, B e C.

La raccolta comincia dalla seconda metà di ottobre, viene effettuata essenzialmente a mano o con mezzi meccanici che ne preservano l'integrità.

AREA DI PRODUZIONE

La zona di produzione comprende i seguenti comuni: Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Cività d’Antino, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano. Siamo al fianco del fiume Liri che attraversa castagneti atti a creare un paesaggio da fiaba, pensate che ci sono castagni con tronchi di diametro di quasi 3 metri e altezze di 35 metri! 

IN CUCINA/ABBINAMENTI

Una volta raccolte le castagne vengono conservate con un procedimento antico: per 20 giorni tenute in acqua, poi asciugate al sole ed infine conservate in spazi asciutti. 

Se parliamo di cucina, le castagne sono molto versatili: si va dalle classiche caldarroste alle altrettanto classiche bollite E poi le roscette, in particolare, si prestano per succulenti minestre o come base per marmellate e mousse, infine per torte e budini.

A seconda della cottura è facilmente abbinabile. Il must vede le caldarroste da mangiare accompagnate da un Montepulciano vivace e giovane, non troppo strutturato per assecondare la dolcezza della castagna. 

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