È il 2002 quando Pietropaolo Martinelli avvia la sua azienda agricola, realtà focalizzata sulla produzione di pecorino di Farindola.
CONOSCIAMO IL CUSTODE
Ai tempi Martinelli studia tecnologie alimentari e il pecorino di Farindola è un formaggio relegato alla preparazione casalinga. Un paio di anni prima, il pregiato pecorino si era fatto notare al Salone del Gusto di Torino e aveva iniziato a destare curiosità, ma realtà aziendali per poter soddisfare un’eventuale domanda di prodotto non ce n’erano.
Ci pensa Pietropaolo che insieme a suo padre, oltre vent’anni fa, decide di rilevare diversi terreni a Farindola, un investimento importante che li porta ad acquistare macchinari per lavorare e gestire i campi, a creare un allevamento ovino, a mettere su stalle, un laboratorio di trasformazione certificato CE e diverse celle di stagionatura. All’epoca sembrava un azzardo, ma il tempo sembra aver dato ragione a Martinelli che nel settore ha fatto da apripista creando da zero un mercato per il pecorino di Farindola.
Pietropaolo ha osato sin da subito commercialmente entrando nella GDO, che proprio in quegli anni inizia a dedicare spazio e marchi dedicati ai prodotti di nicchia, dapprima con il Gruppo Finiper e poi con la Coop attraverso la linea Fior Fiore, un’intuizione che ha dato una risonanza notevole al formaggio vestino.
In quegli anni Martinelli viene coinvolto anche nella formazione degli addetti ai banchi del fresco, un lavoro indispensabile per la narrazione del prodotto. Sempre in quel periodo è tra i protagonisti del documentario “Il paese diverso di Coop” del regista Silvio Soldini e nel 2007 il Corriere della Sera nella sezione economica dedica a Martinelli un’intera pagina definendolo un pioniere del prodotto di nicchia.
Nel 2017 con la valanga di Rigopiano l’attività viene ridimensionata per via dei considerevoli danni all’azienda con diversi crolli che coinvolgono 4000 mq di struttura, la distruzione di 200 chilowatt di fotovoltaico e la perdita di 456 capi, di cui la maggior parte in lattazione. Poi nel 2020 arriva la pandemia, quindi un ulteriore rallentamento, ma nonostante tutto negli ultimi vent’anni il numero del personale è rimasto invariato.
A distanza di sette anni dalla valanga, l’azienda è in fase di “ripotenziamento”, soprattutto per il ripristino dei capi: nel pre collo si contavano 2000 pecore, mentre oggi i capi sono 1400. La razza prediletta è la francese Lacaune, molto produttiva, che al tempo stesso garantisce un latte di altissima qualità, ricco di grassi e proteine. Un tempo era utilizzata la locale pagliarola, ormai scomparsa. La Lacaune è stata scelta dopo una ricerca volta ad identificare e quindi replicare le caratteristiche morfo funzionali della pagliarola. Anche in quest’ambito Pietropaolo può considerasi un precursore in quanto altri produttori presenti sul territorio stanno passando dalle meticce alla Lacaune.
Gli animali pascolano nei terreni aziendali, complessivamente 200 ettari di superficie agricola coltivate in regime biologico con erba medica e cereali per la nutrizione del bestiame. Tra gli animali presenti in azienda, anche una trentina di bovini a duplice attitudine e poi i suini, indispensabili per fare il pecorino di Farindola, in quanto il caglio è rigorosamente di maiale e si ottiene dallo stomaco.
Come tradizione vuole, anche da Martinelli sono le donne del posto ad occuparsi della realizzazione del formaggio, che una volta pronto viene lasciato stagionare negli armadi di legno, come previsto da disciplinare. Le forme prodotte annualmente sono 25.000, collocate prevalentemente sul mercato italiano. Con il l’imminente ripotenziamento del gregge l’azienda riprenderà il canale commerciale estero, lasciato in stand by dopo la valanga di Rigopiano: prima del 2017 la produzione annuale si aggirava sulle 35000 forme.
Sul fronte accoglienza l’azienda, dotata anche di un negozio per la vendita diretta, apre le sue porte, su prenotazione, alle visite e alle degustazioni, mentre si sta attrezzando per diventare fattoria didattica.
AZIENDA AGRICOLA MARTINELLI
Contrada Trosciano Superiore, 49
65010 - Farindola (PE)
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]
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Tel: 085 823 6437
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