Lo street food abruzzese per eccellenza, gli arrosticini, o rustelle, sono apprezzati in tutta la regione e diffusi soprattutto nell’entroterra pescarese.
GLI ARROSTICINI
Gli arrosticini ci raccontano una terra di pastori e transumanza, greggi di ovini che per secoli hanno popolato i pascoli delle montagne e delle valli.
La carni di pecora, una risorsa insostituibile: tagli grassi e magri in perfetto equilibrio, così da renderli morbidi e succulenti dopo la cottura, tagliati a cubetti (regolari o irregolari al coltello), infilati negli spiedini di legno e poi cotti sulla brace, sul caratteristico braciere dalla forma allungata a canalina conosciuto come furnacella o rustillire.
Particolarmente apprezzati anche nella versione di castrato, e in quella di fegato alternato con una foglia di alloro o a fette di cipolla.
AREA DI PRODUZIONE
Presenti in tutta la regione, diffusi soprattutto nell’entroterra pescarese, a ridosso del Gran Sasso e del Voltigno, tra i paesi di Carpineto della Nora, Civitella Casanova, Villa Celiera e in alcuni centri del Teramano adiacenti la stessa area montana.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Gli arrosticini si consumano caldi, accompagnati dal pan’onde, pane abbrustolito condito con olio extravergine d'oliva e sale.
Vero e proprio rituale collettivo, vengono cotti e consumati all'aperto, immersi nella natura, durante le scampagnate o i picnic in montagna.
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]