Nicola Quattrocelli si occupa di apicoltura, nel territorio di Tocco da Casauria a partire dagli anni ’70, un mestiere che inizialmente è un hobby fatto di qualche arnia e letture di settore.
La sua attività nasce nel 1977 e gli alveari negli anni arrivano a contare fino 600 unità. Poi con l’arrivo della “varroa”, un acaro parassita che attacca le api, e che un tempo si debellava solo chimicamente, Nicola mette in pausa il suo lavoro.
CONOSCIAMO IL CUSTODE
L’azienda agricola torna a nuova vita nel 2008 con la denominazione di Aurea e da qualche anno, a dare una mano a Nicola, c’è suo figlio Ilario che il mestiere dell’apicoltore ce l’ha nel DNA.
Dopo gli studi in scienze e tecnologie alimentari parte per l’Australia dove lavora per 4 anni come cantiniere. Poi il rientro a Tocco, e la decisione di dedicarsi a quella che è da sempre la sua passione: l’apicoltura.
Ilario si diletta con le api sin da bambino, è una naturale predisposizione di famiglia. Frequenta corsi dedicati, al CREA di Bologna e all’Università di Perugia, si specializza, e oggi è lui che dispensa suggerimenti in materia a suo padre.
Attualmente l’azienda ha tra le 180 e le 250 arnie, e in futuro conta di raddoppiare gli alveari. Il “core business” è focalizzato principalmente sulla produzione di sciami e api regine, tutto certificato CREA.
Sul fronte miele, si realizzano il millefiori e i monoflora di sulla, acacia e santoreggia. Viene praticato un nomadismo di tipo “verticale”: finita la stagione della sulla a Tocco, a giugno ci si sposta in alta montagna, fino a 1300 metri di quota, tra il Gran Sasso e la Maiella.
L’attività inizia in concomitanza delle prime fioriture ad aprile e finisce ad ottobre, anche se con il cambiamento climatico è diventato tutto più difficile: le api sono disorientate da inverni sempre più caldi, improvvise gelate ed estati roventi e siccitose. Questo si traduce in un drastico calo della produzione.
Insieme al miele, Aurea realizza anche il polline e la pappa reale e poi ci sono altri prodotti come le confetture di uva, prugna, ciliegia, amarena. Si perché Tocco da Casauria ha una lunga e importante tradizione nel settore ortofrutticolo che negli ultimi trent’anni è andata persa: in passato era rinomata soprattutto per i fichi, gli ottani, che erano molto richiesti oltre le Gole di Tremonti, la porta di accesso alla Valle Peligna, e barattati con i fagioli.
I prodotti di Aurea si possono acquistare presso il punto vendita aziendale di Tocco da Casauria, al Mercato Contadino dell’Aquila e al Mercato Contadino di Pescara.
Negli ultimi anni, Ilario e Nicola si sono ritagliati uno spazio anche per la didattica, così da sensibilizzare e coinvolgere, adulti e bambini, su temi come il rispetto delle api, la sostenibilità e la biodiversità.
Tra i diversi progetti in corso, anche il laboratorio avviato nel carcere di San Donato a Pescara dove sono stati installati circa venti alveari per la produzione di miele.
Aurea
Via Tiburtina Valeria 15, Tocco da Casauria (PE)
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci)
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