di: Terre d’Abruzzo

La Processione del Venerdì Santo

A Chieti, una tra le più antiche d'Italia


Considerata, con Orte, la più antica d’Italia, la processione del Venerdì Santo a Chieti risale all’anno 842 d.C. ed è strettamente legata all’istituzione del sodalizio del Sacro Monte, organizzatore del rito.
Da tradizione, il sacro corteo, illuminato da fiaccole, parte alle ore 19.00 (o al calar del sole) dalla Cattedrale di San Giustino, attraversando le vie principali del centro storico con statue e sculture in legno raffiguranti la Passione di Cristo, i sette trofei: l’Angelo, le Lance, la Colonna con il gallo, il Volto Santo, il Sasso, la Scala, la Croce. Questi ultimi sono opera dell’artista teatino Raffaele Del Ponte e risalgono all’anno 1885.
I partecipanti al corteo, incappucciati e con le mantelline colorate, sono i fratelli delle dodici confraternite cittadine: alle loro mani è affidato il trasporto del feretro di Cristo, seguito dalla Madonna Addolorata, ed i simboli della Passione.
Peculiarità e momento solenne della processione sono le note del celebre Miserere. Composto nel 1730, dal musicista teatino Saverio Selecchy, maestro di cappella della cattedrale, viene eseguito dal coro e dall’orchestra dell’Arciconfraternita.


[Crediti | Foto di Renato De Iuliis]

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