La cultivar tipica delle colline teramane prende il nome dalla forma attorcigliata del tronco della pianta e caratterizza le zone della Val Vibrata e Val Vomano, nella provincia di Teramo.
IL TORTIGLIONE
Con una maturazione tardiva, questa varietà presenta un frutto con polpa consistente. Con origini antiche, poiché la sua resa non è elevata, pari al 17 per cento, negli anni ’80, questa varietà ha subito una campagna di rimozione. Successivamente, però, complice proprio la storicità della pianta e la sua radicazione nel territorio, si è innestato un processo inverso, di valorizzazione di questa speciale varietà, che in campo, grazie proprio alle sue caratteristiche diventa di immediata identificabilità. Tanto da essere inserita nelle biodiversità dell'Arca del Gusto Slow Food.
Dal pedale partono delle grosse corde che, avvolgendosi a spirale lungo tutto il tronco conferiscono la caratteristica di una torcia. La foglia, stretta e breve, è di colore verde chiaro e le olive sono piccole e rotonde.
Dalle olive del tortiglione viene fuori un olio giallo oro dai riflessi verdi, dal fruttato medio, erbaceo, con richiami a mandorla verde e cardo. Al naso si concede fine e vegetale e si possono rintracciare accenni di erba fresca e asparago selvatico, profumi di carciofo e mandorla. È, però, in bocca che si rivela tutta la potenza di questo olio, con un’alta concentrazione di polifenoli che spingono l’amaro.
ZONA DI PRODUZIONE/COLTIVAZIONE
Val Vibrata e Val Vomano
IN CUCINA/ABBINAMENTI
Con piatti strutturati, pane integrale o pane scuro.
Foto di Gal Terreverdi Teramane e di Olio Monaco