È uno dei piatti più rappresentativi della “maialatura” ovvero l’uccisione del maiale, il taglio delle carni e le successive preparazioni dei salumi, un tempo vero e proprio rituale collettivo, momento conviviale e di festa che coinvolgeva amici e parenti. Il cif e ciaf viene preparato con pezzetti di carni grasse di maiale fritte con aglio e peperone dolce essiccato: un tempo si asportava una parte di guanciale, lo si tagliava a pezzi non troppo piccoli e lo si cuoceva in una padella di ferro, la fersora, direttamente sul fuoco del camino.
Di seguito la ricetta. Per la cottura potete usare un tegame in coccio o una padella in acciaio sul fornello.
INGREDIENTI
- 1 kg di carne di maiale (tra spuntature, guanciale e pancetta)
- 8 peperoni secchi dolci
- 10 spicchi di aglio in camicia
- 6 foglie di alloro
- Olio evo q.b.
- Sale q.b
- Pepe q.b.
- 20 cl di acqua
PREPARAZIONE
Fase 1
In un capiente tegame di terracotta aggiungete un filo di olio evo e la carne tagliata a dadini, salate e pepate a piacimento e lasciate rosolare per almeno 15/20 minuti a fuoco lento.
Fase 2
Unite quindi l’aglio “in camicia” (deve essere pertanto inciso), l’alloro e i peperoni dolci secchi tagliati, privi di semi e piccioli, e lasciate cuocere a fuoco lento per almeno quaranta minuti, di tanto in tanto aggiungete un po’ di acqua per aiutarvi nella cottura.
Il cif e ciaf sarà pronto quando la carne avrà rilasciato tutti i suoi grassi.
[Crediti | Foto di Sangro Aventino Turismo]