La cucina abruzzese oggi non sarebbe la stessa senza il peperone dolce secco. Seppur importato dall’America appena qualche secolo fa, questo ortaggio è diventato col tempo un prodotto indispensabile nelle dispense degli abruzzesi che lo utilizzano in tantissime preparazioni marinare e contadine.
FERFELLONE
La specie di riferimento è il Capsicum annuum, caratterizzata da una grande eterogeneità di forma, pezzatura e colore della bacca, le cui varietà coltivate in Abruzzo si riferiscono, generalmente, ai tipi 1/2 e 3/4 lunghi (Heldor e Tornado).
Quello che caratterizza questo peperone è una fase delicatissima e fondamentale: l’essiccatura.
Muovendosi nelle campagne subito a ridosso della costa, a fine estate, si possono notare con facilità corone di peperoni appesi a seccare al sole, sui muri esterni, o in posti arieggiati della casa. Sono i “crolli” o “reste”, ottenuti facendo passare i fili di spago attraverso i piccioli dei peperoni freschi con un ago da lana, così formando delle lunghe catene composte da circa otto o dieci pezzi. I ferfelloni, cioè i peperoni essiccati, dovranno asciugare bene e non trattenere umidità all’interno, altrimenti si rovineranno.
In questo modo è possibile conservarli per tutto l’inverno. Anzi, è proprio nelle ricette autunnali e invernali che il ferfellone dà il meglio di sé.
ZONA DI PRODUZIONE/COLTIVAZIONE
In Abruzzo il peperone dolce è coltivato principalmente nelle aree costiere della regione e in particolare nelle province di Teramo e Pescara.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
A partire dalla fine dell'estate il ferfellone fa il suo maestoso ingresso in scena nella cucina abruzzese. La fracchiata e la pasta alla trappetara, cioè il primo piatto tradizionalmente preparato in fase di molitura dell'olio con quello "nuovo", durante l'autunno e l'inverno lasciano il posto alla polenta e alle verdure a foglie ripassate in padella.
Nel pescarese, l’utilizzo di questo prodotto caratterizza il brodetto, la tipica zuppa di pesce marinara, e lo contraddistingue da altre varianti come quella vastese, dove il peperone non compare se non in forma fresca. Questo perché il ferfellone, coltivato nelle campagne all’interno della marineria e spesso dalle stesse famiglie, si conservava facilmente anche in barca.
Il ferfellone si utilizza tritato più o meno grossolanamente, dopo averlo tostato per renderlo croccante oppure fritto intero velocemente in poco olio e poi lasciato raffreddare in modo che non perda la croccantezza.
Che la ricetta sia di mare o di terra, un buon Cerasuolo d’Abruzzo non guasta mai.