di: Terre d’Abruzzo

ABRUZZO IN SHORT La Guida agli Extravergini 2023 di Slow Food

Premiato l'Abruzzo dell'olio buono, pulito e giusto

Pubblicata l'edizione numero 24 della Guida agli Extravergini di Slow Food. Recensisce 766 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, confermandosi uno strumento indispensabile per far conosce le aziende che producono olio italiano di qualità con particolare attenzione all’ambiente e per aiutare il consumatore negli acquisti. 

LA GUIDA AGLI EXTRAVERGINI DI SLOW FOOD 2023

La copertina della Guida agli Extravergini 2023 di Slow Food

Con oltre 100 collaboratori sparsi in tutta l’Italia, che conoscono l’olio, i produttori e il territorio (un lavoro che non si ferma alle degustazioni al chiuso di una sala), la guida offre al lettore uno spaccato dell’olio lungo la penisola, preciso, completo e ricco di particolari di un comparto centrale della nostra cultura, agricoltura e gastronomia. Uno strumento non solo indispensabile per chi acquista questo prodotto così poco conosciuto che fa parte della nostra quotidianità, ma anche per le aziende produttrici di extravergine d’oliva italiano buono, pulito e giusto, che possono così farsi conoscere e costruire un necessario dialogo con gli acquirenti. 

 

La copertina della Guida

I RICONOSCIMENTI DELL'ABRUZZO

"Nonostante le problematiche ambientali, l’aumentata pressione dei parassiti e la redditività sempre più bassa del prodotto - afferma il curatore regionale dell'Abruzzo e Molise Bruno Scaglione - per la Guida di quest'anno abbiamo ricevuto oli buoni.

E tanti di questi provenivano da aziende irrigue o pedemontane e soprattutto ottenuti da olive raccolte molto precocemente e molite in frantoi moderni dotati anche di sistemi refrigeranti. Oggi più che mai per fare l’olivicoltore è necessaria una grande preparazione e una maggiore presenza in campo".

Nell'edizione 2023 l'Abruzzo guadagna quattro Chiocciole: il riconoscimento più alto, attribuito alle aziende che interpretano i valori territoriali, organolettici e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food, è stato assegnato alle seguenti aziende:

  • Tommaso Masciantonio - Casoli (Ch)
  • Davide Iacovella - Chieti
  • Frantoio Mercurius - Penne (Pe)
  • Giardini di Giulio - Tocco da Casauria (Pe)

Il premio Grande Olio, conferito ad oli eccellenti della loro categoria che si distinguono per le loro caratteristiche sensoriali, la stretta relazione con il territorio e le cultivar va all'Electum di La Selvotta – Vasto (Ch).

Il premio Grande Olio Slow riconosciuto a oli eccellenti, capaci di emozionare in relazione a cultivar autoctone e territorio di appartenenza, ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili è stato assegnato invece ai seguenti oli abruzzesi:

  • Aldebaran di Colle Stelle - Loreto Aprutino (Pe)
  • Crognale e Intosso di Tommaso Masciantonio - Casoli (Ch)
  • Flores e Venus di Frantoio Mercurius - Penne (Pe)
  • Toccolana e Ascolana di Giardini Di Giulio - Tocco Da Casauria (Pe)

Non mancano alcune interessanti nuove segnalazioni per la nostra regione, che pure esprime bene in numerosi esempi il Presidio Slow Food degli olivi secolari, nuovo progetto istituito per promuovere il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico degli oliveti antichi di cultivar autoctone e che raggruppa produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici.

Sono 8 i Presìdi Slow Food abruzzesi presenti in guida:

  • Monicella di Comunità agricola Valle Roveto – San Vincenzo Oliveto (Aq)
  • Iacovè, Cucco e Olivastro di Bucchianico di Davide Iacovella – Chieti
  • Tre Torri e Rustica di Frantoio Della Valle – Prezza (Aq)
  • Intosso di L’Olivicola Casolana – Casoli (Ch)
  • Nebbio di La Selvotta – Vasto (Ch)
  • Monicella di Rosolio – San Vincenzo Valle Rovereto (Aq)
  • Intosso di Sapori della Majella – Casoli (Ch)
  • Intosso di Tommaso Masciantonio – Casoli (Ch)

La guida è disponibile all'acquisto sul sito di Slow Food Editore.